Centesimino 2019
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Centesimino 2019

13,00

Uva che prende il proprio nome dal soprannome di colui, grazie al quale, leggenda vuole, si salvò dalla Filossera. Tra le fine dell’800 e l’inizio del 900 con l’inizio dell’utilizzo dei battalli a vapori arrivo dal nuovo mondo la Filossera, piccolo parassita che attaccò le radici della maggior parte dei vigneti del vecchio continete, con danni enormi per la produzione di vino, di varietà e la stessa sopravvivenza di molte tipi di uva. Tale Pietro Pianori, teneva qualche pianticella di quella che allora si chiamava Savignone Rosso nella propria aia nel centro di Faenza. In questa maniera la Filossera non potè attaccare quelle piante e una volta trovato il rimedio fu possibile rimpiantarlo nelle colline faentine. Pare che questo signore non fosse particolaremente di maninca larga, da qui Centesimino, ma grazie a lui oggi possiamo bere questo vino pampio e con una sua aromaticità piuttosto tipica e riconoscibile. In questo caso vino che nonostante una gradazione alcolica di una certa importanza gioca sulla facilità di bevuta.

Alc 14%

L’azienda

Più bello di bere i vini di Rita e Claudio c’è solo berli con Rita e Claudio, se poi accompagnato dai cappelletti o dalla piadina della signora Giovanna raggiungiamo vette di piacere estremo. Solida realtà delle colline faentine nella zona di San Biagio, attenzione alla campagna e alla cantina con fermentazioni spontanee che la fanno da padrone, recupero di vecchi vitigni autoctoni, vini “puliti” affiancati da sperimentazioni funky che ne fanno una cantina poliedrica e di sicura piacevolezza.